mercoledì 27 novembre 2013

Biogas in contrada Martucci. Veleni dalla discarica?

Biogas in contrada Martucci. Veleni dalla discarica?
Foto_Biogas_discarica_Martucci_14_03_13
Foto_Biogas_discarica_Martucci_14_03_13
Solo l’inquinamento fa il suo corso. ...E non aspetta il tavolo tecnico.

Il 14 marzo 2013 alcuni componenti del Comitato Riprendiamoci il Futuro hanno denunciato a Polizia Municipale e Carabinieri di Conversano, al Corpo Forestale dello Stato di Alberobello Coordinamento Regionale Bari e al Comando Provinciale di Bari della Guardia di Finanza, una fuoriuscita di fumi e vapori (LINK DEL VIDEO* DI DENUNCIA: http://tinyurl.com/o3rhb9p) proveniente da un sito esterno e adiacente il cosiddetto “terzo lotto” della discarica “Lombardi Ecologia” in contrada Martucci. 
Verosimilmente, ci si trova davanti all’ennesimo sito utilizzato per interrare illecitamente rifiuti di origine e natura ancora da appurare. 

Lo stesso fenomeno è conosciuto dal 5 ottobre 2009 dalle amministrazioni comunali di Conversano e Mola di Bari, dalla Provincia di Bari, dalla Regione Puglia e dall’ARPA (Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione Ambientale).
Ad oggi la situazione è rimasta invariata. 
Dobbiamo pensare che le denunce fatte scompaiano nel nulla dei fumi...?

Comitato "Riprendiamoci il Futuro"
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COMUNICATO STAMPA n°10/2013 - Conversano, 27/11/2013
comunicato Biogas contrada martucci

martedì 19 novembre 2013

Rete RIFIUTI ZERO Altamura richiede un incontro urgente all'ARO BA4

Riceviamo e pubblichiamo una lettera della Rete Rifiuti Zero di Altamura, indirizzata al Presidente dell'ARO BA4, Dott. Alesio Valente; Al vice-presidente dell'ARO BA4, Dott. Michele Dambrosio; Alla SEGRETERIA DELL'ARO BA4, Dott.ssa Giaginta S. Colucci, e p.c. al Sindaco di Altamura, Dott. Mario Stacca; Sindaco di Cassano Murge, Dott.ssa M.Pia Di Medio; Sindaco di Toritto, Avv. Michele Geronimo; Sindaco di Grumo Appula, Michele d'Atri; Sindaco di Poggiorsini, Dott. Ignazio Di Mauro; Ai consiglieri comunali del comuni dell'ARO BA4; AGLI ORGANI di STAMPA. 


Oggetto: richiesta urgente incontro con presidenza ARO BA4

I comitati, le associazioni, i circoli, i movimenti di cittadini appartenenti ai comuni dell'ARO BA4 riuniti in ASSEMBLEA pubblica il giorno 16 novembre 2013 promossa dal movimento ilGrillaio di Altamura, riconoscendosi nei principi fondanti della Legge d'Iniziativa Popolare “RIIFUTI ZERO” che riportiamo sinteticamente:
  1. far rientrare il ciclo produzione-consumo all’interno dei limiti delle risorse del pianeta;
  2. riduzione della produzione dei rifiuti del 20% al 2020 e del 50% al 2050 rispetto alla produzione del 2000;
  3. riduzione progressiva del conferimento in discarica e dell'incenerimento;
  4. scelta di un sistema di raccolta “porta a porta” (eliminando i cassonetti per strada);
  5. passaggio dalla TASSA alla TARIFFA PUNTUALE con sconti per i cittadini che differenziano;
  6. prevedere clausole che escludano la possibilità di ricorrere all'incenerimento e/o la produzione di CDR o CSS.
  7. assicurare l'informazione continua e trasparente alle comunità in materia di ambiente e rifiuti nonché la partecipazione delle stesse ai processi decisionali e ai meccanismi di controllo.

Esprimono profonda preoccupazione e ampie perplessità in merito all'assenza, ad oggi, di meccanismi di informazione e partecipazione.

Da notizie informali sembrerebbe che l'ARO BA4 stia per giungere alla redazione di un documento che costituirebbe la base di partenza per la gestione dei rifiuti per i prossimi anni. Dai mezzi di informazione sembra emergere altresì la valutazione della possibilità di un affidamento in house ad una società (AMIU BARI S.p.A. ex municipalizzata del Comune di Bari) previa acquisizione di quote sociali, evitando così la messa a gara del servizio con un un bando pubblico.

CONSIDERIAMO GRAVE che tutto questo accada senza il dovuto coinvolgimento di chi subirà (forse godrà), ma sicuramente pagherà per il servizio di raccolta/recupero/smaltimento dei rifiuti (TARES o quella che sarà la prossima denominazione).
E' risaputo che il tema della gestione dei rifiuti è un terreno “molto scivoloso” su cui si innestano, in modo drammatico, questioni che vanno dalla devastazione di interi territori, al biocidio, passando per l’annientamento del diritto alla salute e gli enormi affari delle ecomafie.
RITENIAMO CHE il coinvolgimento dei comitati di cittadini sia condizione indispensabile (certo non sufficiente) per addivenire alla soluzione ottimale nonché doveroso nel rispetto dei principi enunciati dal d.lgs. 152/06 nonché dalla Convenzione di Arhus, e pertanto

SI CHIEDE 
un incontro urgente con il presidente dell'ARO (Sindaco di Gravina) al fine di poter dare il nostro contributo verso una politica a RIFIUTI ZERO;
di poter presenziare i lavori della prossima assemblea dell'ARO (attraverso una delegazione);

SI CHIEDE, IN OGNI CASO, 
di prevedere l'istituzionalizzazione di un comitato di controllo degli utenti;
di tagliare fuori dall'affidamento del servizio la gestione dei centri di raccolta multi materiale, lasciando ai Comuni il potere di disciplinarne l'affidamento anche al fine di renderli punti attivi di informazione e formazione, sui temi del recupero e del riciclo, con il coinvolgimento di cooperative e associazioni attive nei rispettivi territori;
rassicurazioni in ordine alla scelta del sistema del porta a porta;
garanzie sulla finalizzazione dei rifiuti (anche mediante un costante monitoraggio del residuo) con esclusione della destinazione per l'incenerimento.
I sottoscritti si impegnano ad adoperarsi nei rispettivi comuni affinché siano convocati consigli comunali straordinari e monotematici per favorire il più possibile il dibattito pubblico sul tema.
Perchè il futuro (dell'aro ba4) è nero, se non è a rifiuti zero.

Altamura, 16 novembre 2013

Rete RIFIUTI ZERO dell'ARO BA4, Movimento ilGrillaio Altamura, Comitato RIFIUTI ZERO Altamura, Legambiente Santeramo, G.A.S. “Chiacchiereffrutt” Altamura, Ass. Circolo delle Formiche (Altamura), Comitato AcquaBeneComune (Altamura), Comitato Altamura 5 Stelle, Associazione Santeramo in Movimento, Movimento cittadino Aria Fresca Altamura
contatti: rete.rifiutizero.aro.ba4@gmail.com - 328 9696 766


Rete RIFIUTI ZERO dell'ARO BA4

venerdì 8 novembre 2013

Martucci Libera

Il Consiglio della Regione Puglia, il 15 ottobre, ha approvato il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani ma non ha voluto stralciare dal Piano il sito di contrada Martucci, tra Conversano e Mola, dove da circa 30 anni sono presenti discariche più o meno controllate.
Lo stralcio di contrada Martucci viene richiesto con forza dai cittadini di Mola, Conversano e Polignano anche in relazione alle indagini disposte dalla magistratura che hanno portato (finora) al sequestro di decine di ettari e in particolare: 1) della discarica di servizio e soccorso dell’impianto complesso per il trattamento di rifiuti con produzione di CDR; 2)  di due discariche esaurite esercitate fino al 1996 e al 2011; 3) di un vigneto sotto il quale sono stati rinvenuti rifiuti di ogni genere; 4) di tre pozzi inquinati da ferro, manganese e piombo.
L’ipotesi di reato più grave su cui indaga la Procura della Repubblica di Bari è il DISASTRO AMBIENTALE.
Nello stesso Consiglio regionale del 15 ottobre è stato approvato all’unanimità un emendamento secondo il quale “Qualora l’Autorità competente dovesse ritenere il sussistere di (…) danno ambientale, tutta l’attività dovrà essere orientata a favorire l’applicazione delle norme di precauzione e prevenzione di cui agli artt. 240 e seguenti del d.lgs 152/2006 (…) provvedendo allo stralcio dell’impianto così come individuato dal presente Piano”. 
Vi sembra possibile applicare norme di precauzione e prevenzione dopo che è stato accertato un DISASTRO AMBIENTALE?


Di seguito riportiamo alcuni stralci tratti dalla lettera che abbiamo inviato al Prefetto di Bari il 18 settembre scorso.
Secondo il D.Lgs. 152/2006 è compito del Ministero  dell’Ambiente, in caso di danno ambientale, imporre ai soggetti responsabili l’adozione di misure preventive e di sostituirsi loro nell’adottarle; perché la Regione Puglia non interviene in questo senso invece di fare i salti mortali pur  di riattivare la discarica di servizio/soccorso?
In caso di danno ambientale verificatosi, il Ministero dell’Ambiente
1 deve imporre ai soggetti responsabili l’adozione di misure di ripristino e di sostituirsi loro nell’adottarle; perché i Comuni di Mola e Conversano, nonché la Regione Puglia non stanno operando in questa direzione?
Sempre secondo il D.Lgs. 152/2006, Regioni, Enti locali, persone fisiche e giuridiche e associazioni ambientaliste, se colpite (o minacciate) da un danno ambientale, possono chiedere l’intervento statale a mezzo di denuncia da presentare al Ministero dell’Ambiente tramite le Prefetture; e possono agire per l’annullamento degli atti amministrativi ritenuti illegittimi e per il risarcimento del danno ambientale subito a causa del ritardo nell’attivazione delle misure di precauzione, di prevenzione o di contenimento del danno stesso.


Per tutte queste ragioni, continuiamo a chiedere con forza di far cessare tutte le attività di trattamento dei rifiuti in Contrada Martucci e di STRALCIARE CONTRADA MARTUCCI DAL PIANO REGIONALE DEI RIFIUTI.



Comitato “Riprendiamoci il futuro”
Circolo Legambiente Mola di Bari “I Capodieci dalla campagna al mare”
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1 Lo stesso Ministero dell’Ambiente si è recentemente dichiarato disponibile a costituirsi parte civile nel processo su Martucci, anche a seguito di interrogazioni parlamentari.


giovedì 6 giugno 2013

Legge Nazionale Rifiuti Zero III assemblea nazionale

L'assemblea nazionale Legge Nazionale Rifiuti Zero svoltasi il primo giugno a Roma la trovate su Eco dalle Città

QUI i contenuti testuali redatti dai relatori dell'incontro e di seguito i contributi video.

Massimo Piras


 
Rossano Ercolini, La ricerca sul residuo secco e la riprogettazione


Attilio Tornavacca, Esperienza avanzata R.D. e Tariffazione puntuale


Marco Ricci - Raccolta P.a.P. e la sua ottimizzazione



Massimo Centemero - La gestione ottimale della FORSU



Federico Valerio, Il biometano e i fattori di emissione dei combustibili da biomasse

lunedì 13 maggio 2013

Incontro a Bari Nuovo Manifesto Acqua e altri Beni Comuni


Riceviamo, pubblichiamo, e ti invitiamo a partecipare!

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“Il Nuovo Manifesto dell’Acqua e degli altri Beni Comuni”


Evento Facebook di martedì

21 maggio 2013 ore 17:00


a Bari – sede del più grande acquedotto d’Europa 


Aula Magna


Dipartimento Scienze Economiche
Università di Bari (Via Camillo Rosalba, 53).



Interverranno:
Padre Ottavio Raimondo, missionario Comboniano e fondatore della EMI;
Federico Cuscito, Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune”


La conferenza riapre e rilancia il dibattito sulla mobilitazione futura.


Live streaming a cura di Radio LuogoComune


Il video

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DISCLAIMER
1) INTERVENTI PROGRAMMATI
I gruppi/comitati/associazioni/organizzazioni che vogliano intervenire nello spazio programmato (prima del dibattito) – per questioni organizzative (con riferimento alla tempistica) – devono comunicarlo a: segreteriareferendumacqua@gmail.com entro e non oltre mercoledì 15 maggio alle ore 21.00.
2) COLLABORAZIONE
Chiunque voglia collaborare alla diffusione dell’evento (media, web, locandine, coinvolgimento di scuole/associazioni/parrocchie/gruppi), lo comunichi a: segreteriareferendumacqua@gmail.com
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Per ulteriori informazioni: 

martedì 23 aprile 2013

La procura sequestra le discariche in contrada Martucci a Conversano


Questa mattina la Procura della Repubblica di Bari ha disposto il sequestro dei lotti di discarica in contrada Martucci.
Il 
Comitato Riprendiamoci il Futuro prende atto della doverosa assunzione di responsabilità da parte della magistratura, un'azione che garantisce i
l bene della comunità. Ci auguriamo, altresì, che tutte le istituzioni coinvolte facciano il loro dovere relativamente al loro competenze. Il Comitato è, e resterà sempre, 'vigile' sul territorio e attento alla questione in oggetto

Il presidente, Gianfranco Sisto
--
Comitato Riprendiamoci il Futuro


* * *

Di seguito uno stralcio del comunicato della Procura di Bari:
"...Vengono contestati i reati di omissione di atti d'ufficio, falso, frode nelle pubbliche forniture, truffa aggravata, diverse violazioni dell'art. 256 D.lvo 152/2006, nonché del D.Lvo 231/2011 inerente la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. Le articolate indagini fondate su complesse operazioni di scavo e di campionatura e di analisi oggetto di consulenza tecnica, ampiamente documentate con rilievi tecnici (video e fotografici), su intercettazioni telefoniche e su riscontri documentali e testimoniali hanno consentito di accertare:

a) la strutturale inidoneità morfologica del sito di contrada Martucci;

b) la fraudolenta realizzazione delle vasche di servizio e soccorso all'impianto realizzate senza il previsto strato d'argilla, le gravi lesioni al manto in HDPE;

c) omessi controlli durante le procedure di collaudo nonché predisposizione di campionatura ad hoc per ottenere risultati scientifici corrispondenti alla normativa;

d) il conferimento di tipologie di rifiuti non autorizzati anche pericolosi;

e) la non corretta biostabilizzazione del rifiuto;

f) la grave ed illecita situazione della vecchia discarica (contigua alla nuova) nella quale vi sono stati illeciti abbancamenti e dalla quale vi sono pericolose percolazioni ed emissioni gassose derivanti da fermentazioni tossiche."

[fonte: http://www.conversanoweb.it/cronaca/3666-blitz-alla-discarica-nuovi-sequestri-e-sigilli.html]

mercoledì 17 aprile 2013

Legge Rifiuti Zero: per una vera società sostenibile - Raccolta firme

Banchetto 14 aprile 2013 - RACCOLTA FIRME
"Legge Rifiuti Zero: per una vera società sostenibile"
Domenica 14 Aprile in occasione del FIRMA DAY NAZIONALE per la campagna di raccolta firme Conversano si è mobilitata. 

Da mercoledì 17 aprile sarà possibile firmare ogni giorno (ore 9/13 e ore 17/21) c/o la bottega equosolidale di Conversano, Radici Emirandira in via Arringo 12 a Conversano per la raccolta firme Legge Rifiuti Zero. 

Da nord a sud, su tutto il territorio nazionale, i comitati territoriali organizzeranno volantinaggi, banchetti, iniziative per sensibilizzare le persone sulla problematica dei rifiuti e per raccogliere le prime firme a favore della legge.

Il percorso legislativo è iniziato lo scorso 27 marzo con il deposito del testo in Corte di Cassazione. La quota necessaria per la presentazione della legge è di 50mila firme ma i promotori dell'iniziativa, forti dell'entusiasmo suscitato in tutto il paese e dei moltissimi comitati territoriali già costituiti contano di raccoglierne molte di più. Già il numero delle firme che verranno raccolte nel primo “Firma day” della prossima domenica dovrebbero dare l'idea di quanto sia forte la volontà degli italiani di voltare pagina in materia di rifiuti.

La legge Zero Rifiuti è promossa da associazioni, realtà sociali e comitati territoriali che mirano ad una riforma strutturale del sistema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti e che punta fnoortemente sull'educazione ambientale. Se approvata la Legge Zero Rifiuti rappresenterebbe una vera e propria rivoluzione verde basata sulle parole sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione, lavoro.
"L'obiettivo è di fondamentale importanza per la nostra vita e per quella dei nostri figli: riscrivere il futuro, oggi puoi."

Testo della legge, comitati territoriali, materiali e informazioni: http://www.leggerifiutizero.it/
______________________________________________
INFO BANCHETTI RACCOLTA FIRME PUGLIA http://www.benicomuni.org/index.php/legge-rifiuti-zero

mercoledì 10 aprile 2013

CS C’era una volta la legge.

C’era una volta la legge.


Il Comitato Riprendiamoci il Futuro
ha posto all’attenzione del Sindaco, del Consiglio Comunale e degli uffici preposti alcuni dubbi in merito alla aggiudicazione definitiva in favore della “Lombardi Ecologia srl” della gara per il servizio di igiene urbana nel territorio di Conversano.

In sintesi, incrociando documenti ufficiali, si desume che la ditta aggiudicataria, oltre a continui ritardi nel pagamento degli stipendi, risulterebbe non in regola con il versamento dei contributi previdenziali di buona parte dei propri dipendenti.

Questa situazione contrasta con le vigenti norme in materia di appalti pubblici, le quali prescrivono la necessità di preservare la “correntezza contributiva” (regolarità nei versamenti agli enti previdenziali) per tutta la durata della gara, ovvero fino a firma del contratto.

Ci auguriamo che gli uffici preposti procedano con i dovuti controlli e si esprimano secondo legge.

Scarica i documenti ai link seguenti:
http://issuu.com/riprendiamociilfuturo/docs/istanza_durc
http://issuu.com/riprendiamociilfuturo/docs/allegato_a
http://issuu.com/riprendiamociilfuturo/docs/allegato_b
http://issuu.com/riprendiamociilfuturo/docs/allegato_c
http://issuu.com/riprendiamociilfuturo/docs/allegato_d
http://issuu.com/riprendiamociilfuturo/docs/allegato_e

Comitato Riprendiamoci il Futuro

COMUNICATO STAMPA n°6/2013 - Conversano, 10/04/2013

martedì 12 marzo 2013

L'ETERNA EMERGENZA RIFIUTI - comunicato

L'ETERNA EMERGENZA RIFIUTI

Il Comitato “Riprendiamoci il Futuro”
 coglie l’invito dell’Assessore regionale all’Ambiente Lorenzo Nicastro per fare corretta informazione.

L’emergenza rifiuti c’è, solo che da Conversano (c.da Martucci) si è spostata a Brindisi (c.da Autigno), dove arrivano adesso i rifiuti prodotti nell’ex ATO Bari 5. 

Per questo non possiamo considerare l’emergenza solo un rischio “paventato”.

Non ci sentiamo affatto tranquillizzati dalle dichiarazioni dell’Assessore regionale che afferma che “nella nostra Regione le poche ‘emergenze’ registrate in passato sono nate sempre da questioni di ordine esclusivamente ‘finanziario’, a riprova che le soluzioni impiantistiche esistenti sul territorio regionale consentono la corretta chiusura del ciclo dei rifiuti”. 

NON è IL NOSTRO CASO: la Procura di Bari sta indagando sull’area di C.da Martucci (luogo delle discariche da 30 anni e delle impianto di produzione di CDR dal 2011) e finora ha portato alla luce rifiuti interrati illegalmente all’esterno delle discariche, sotto tendoni di uva da tavola, e indaga sul sospetto che la nuova discarica di sevizio-soccorso sia stata realizzata senza rispettare le norme di sicurezza.

La stessa Procura ora sta verificando se le acque di falda sono state inquinate.

Oltre tutto questo, ci preoccupa la possibilità che la nuova discarica (sotto sequestro giudiziario) abbia ricevuto più rifiuti di quelli previsti, nonostante sia stata realizzata per durare 15 anni e per ricevere 650mila metri cubi di rifiuti (o 700mila o 750mila…?). 
Siamo portati a pensare che i controlli degli organi tecnici previsti dalla legge sulle aree di discarica non siano stati fatti in modo corretto.

Inoltre, perché devono essere i cittadini a pagare il trasporto dei rifiuti da Conversano a Brindisi (con mezzi della stessa Progetto Gestione Bacino Bari Cinque s.r.l.?), se il sequestro è legato ad indagini della magistratura per una possibile inadempienza dell’azienda che ha realizzato l’impianto? 
Se il disservizio è provocato dai comportamenti dell’azienda che ha realizzato e gestisce l’impianto di Martucci, perché non è proprio l’azienda a farsi carico dei maggiori costi di trasporto dei rifiuti?

Allora, Assessore Nicastro, la verità è che i disagi sono appena iniziati e difficilmente si risolveranno. 

Facciamo notare all’Asserssore Nicastro che la chiusura del ciclo dei rifiuti non si realizza con le buone intenzioni ma con i fatti. 

Ad oggi nell’ex ATO Bari 5 l’impianto di compostaggio non c’è e il 40-50% dei rifiuti (l’organico) dei Comuni che non fanno la raccolta differenziata spinta finisce in discarica. E per essere ancora più chiari, siamo sommersi dai rifiuti da inviare alla produzione di CDR e agli inceneritori (anche fuori regione), e l’Assessore dice che il ciclo è chiuso.

Ma di quale regione parla l’Assessore Nicastro?

E il piano regionale dei rifiuti, che doveva essere presentato ad ottobre 2012 che fine ha fatto? 

E l’osservatorio regionale dei rifiuti si è mai riunito? 

E i centri per la raccolta dei materiali provenienti da raccolta differenziata che fine hanno fatto?

E il conflitto di interessi di chi gestisce la raccolta, il trasporto, lo smaltimento e il recupero energetico dei rifiuti?

E Vendola queste cose le sa o fa finta di non vederle?


COMUNICATO STAMPA n°5/2013 
Conversano, 12/03/2013




mercoledì 6 febbraio 2013

INCONTRO IN PROVINCIA di Bari - Discarica Martucci

Aggiornamento 12 Febbraio 2013

DISCARICA DI CONVERSANO (III lotto) - CONTROLLI E GESTIONE POST CHIUSURA
Incontro presso l’Assessorato dell’Ambiente della Provincia di Bari
DITECI A QUALE SANTO DOBBIAMO RIVOLGERCI!

È  proprio il caso di dirlo dopo l’incontro di giovedì scorso, 7 febbraio, presso l’ufficio ambiente della Provincia di Bari alla presenza delle amministrazioni comunali di Mola e Conversano, dei funzionari della Regione, dell’ARPA e della Provincia di Bari, nonché dei rappresentanti dei cittadini (i comitati di Mola e Conversano e la consulta ambiente del comune di Conversano). 
Prima della riunione non speravamo di fare finalmente il punto della situazione sui procedimenti di chiusura definitiva del 3° lotto della discarica Lombardi Ecologia in contrada Martucci a Conversano. Invece per un’ora e mezzo abbiamo chiesto alle istituzioni se la Lombardi Ecologia stesse attuando le prescrizioni dell’AIA (1) (autorizzazione integrata ambientale); l’unica risposta che abbiamo ricevuto è stato il silenzio, ma la mancanza di risposte ha reso più insistenti le nostre domande. Così è emerso che, a ben due anni dalla chiusura di quella  discarica, e a tre anni dalla concessione dellíAIA, la Lombardi Ecologia continua a non rispettare le prescrizioni essenziali per la tutela dellíambiente e della salute dei cittadini: ad esempio, la costruzione di un nuovo pozzo di monitoraggio, la puntuale verifica dei  flussi di falda, la caratterizzazione vegetale delle specie presenti nelle immediate prossimità della discarica anche a livello della rizosfera (2), la verifica sulla presenza di biogas nelle immediate vicinanze della discarica. 
Ma il peggio è arrivato quando abbiamo acquisito la consapevolezza che le istituzioni presenti preposte al controllo e all'osservanza dell'AIA hanno totalmente disatteso i loro compiti per anni!
E significativo è stato il completo silenzio dei rappresentanti dell’amministrazione comunale di Mola e la mancanza di rilievi verso i responsabili dei procedimenti provinciali e regionali dell’amministrazione di Conversano! 
Forse per loro le cose vanno bene così?
Inoltre, cinque mesi dopo l’entrata in vigore della legge regionale n. 24/2012(3), solo giovedì scorso ci è stato comunicato che tutte le competenze in materia di AIA sarebbero passate dalla Provincia alla Regione. Ciò significa che i procedimenti che erano in capo alla Provincia, non solo subiscono uno stop, ma saranno completamente rivisti, e quindi per i controlli e l’applicazione delle regole ci sarebbe ancora da aspettare
Noi non concediamo altro tempo, non bastano 30 anni di smaltimento di rifiuti più o meno controllato in contrada Martucci? 
Ma se azienda e istituzioni sono inadempienti, prima di rivolgerci ai santi, proveremo con la magistratura.

(1) E’ il provvedimento che autorizza l’esercizio di un impianto o di parte di esso a determinate condizioni che devono garantire che lo stesso sia conforme ai requisiti del decreto  legislativo 18 febbraio 2005, n. 59, che aveva recepitola direttiva europea 96/61/CE. L’AIA sostituisce ad ogni effetto ogni altro visto, nulla osta, parere o autorizzazione in materia ambientale
(2) La rizosfera (dal greco rhìzo=radice; sphàira=sfera) è la porzione di suolo che circonda le radici delle piante, da cui assorbono i nutrienti essenziali e l’acqua necessaria per crescere.
(3) ”Rafforzamento delle pubbliche funzioni nell’organizzazione e nel governo dei servizi pubblici locali” tra cui il ciclo integrato di gestione dei rifiuti urbani e assimilati.







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6 Febbraio 2013

Domani mattina alle 10 il comitato RIF e altri comitati incontrano c/o l'Ufficio Ambiente della Provincia di Bari, in corso Sonnino la Provincia di Bari, i rappresentanti dei comuni di Mola di Bari e Conversano, la Regione Puglia e tutti i soggetti interessati. 
Argomento all'ODG: chiusura del III lotto della discarica di C.da Martucci...

martedì 5 febbraio 2013

NO ai rifiuti bruciati nei cementifici

Al link il Dott. Agostino Di Ciaula spiega perché opporsi all'incenerimento dei rifiuti (CSS) nei Cementifici.

Basta considerare le persone troppo stupide per capire che questa è una strada per smaltire l'ex CDR (ora chiamato CSS) in cementifici che altro non sarebbero che 'nuovi inceneritori' autorizzati!


Di seguito uno stralcio del comunicato di cui al link sopra: 

"ll 23 gennaio 2013 è arrivata alla Camera la proposta di legge denominata “Utilizzo di combustibili solidi secondari (CSS) in cementifici soggetti al regime dell’autorizzazione integrata ambientale”, in seguito alla sua approvazione da parte del Senato ... Qualora questo avvenga, ci sarebbe un’estrema agevolazione del procedimento autorizzativo unico necessario ai cementifici per bruciare rifiuti (sotto forma di “combustibile solido secondario”, CSS) in sostituzione parziale dei combustibili fossili. Nonostante questa pratica, economicamente conveniente per l’imprenditoria di settore, possa teoricamente comportare una riduzione di alcune emissioni di gas serra, gli svantaggi per gli italiani sarebbero enormemente maggiori rispetto ai possibili benefici, comunque ottenibili con metodi alternativi e più sostenibili."

Il pericolo incenerimento rifiuti esiste. E non vogliamo aspettare di ammalarci per saperlo!


sabato 26 gennaio 2013

Rifiuti nei cementifici, un attacco alla salute


RICEVIAMO E CONDIVIDIAMO


Rifiuti nei cementifici, un attacco alla salute
Un nuovo attacco alla salute viene portato dallo schema di Decreto Presidenziale approvato del Consiglio dei ministri il 26 ottobre 2012 ed inviato al Parlamento.  E' un provvedimento che disciplina  la combustione di rifiuti nei cementifici, in parziale sostituzione di combustibili fossili tradizionali. Esso aggrava pesantemente quanto già previsto dal D. M. Sviluppo Economico del 6 luglio 2012, con cui il ministro Passera aveva liberalizzato la speculazione legata alla produzione di energia da impianti a biomassa agricola.
La nuova proposta legislativa riguarda l’utilizzazione “energetica” del Combustibile Derivato Rifiuti (C.D.R.),  riclassificato come Combustibile Solido Secondario (C.S.S.). Il CSS, non più definito “rifiuto urbano”, ma “rifiuto speciale”, viene esentato dall'obbligo di essere trattato entro i confini regionali, diventando un prodotto industriale “di libera circolazione” che va a sostituire i combustibili tradizionali nei cementifici ed entra nel business dello smaltimento dei rifiuti.
La previsione di bruciare la parte combustibile di rifiuti indifferenziati negli inceneritori è una grave scelta dal punto di vista ambientale e sanitario. Da un lato vengono esposte le popolazioni al rischio di patologie cancerogene derivate da inquinamento atmosferico da polveri sottili ed ultrasottili, mentre dall'altro, a causa dell’incentivazione con CIP6 e Certificati Verdi, viene di fatto impedito l’avvio dell’industria del riciclo.
Ma bruciare rifiuti nei cementifici è di gran lunga più pericoloso che bruciarli negli inceneritori.
I cementifici risultano più inquinanti degli inceneritori in quanto non dotati di specifici sistemi di abbattimento delle polveri e tanto meno dei microinquinanti, e sono inoltre autorizzati con limiti di emissioni più alti. Il limite per le diossine passa da 0,1 nanogrammi/mc negli inceneritori a 10 ng/mc nei cementifici, cioè 100 volte di più.
Diversi cementifici inoltre sono inseriti a ridosso di centri urbani già pesantemente inquinati come Colleferro nel Lazio, Barletta e Taranto in Puglia, Rezzato in Lombardia, Monselice in Veneto, Maddaloni in Campania con le conseguenza di provocare un'escalation di contaminazione.
La Campagna Nazionale “Legge Rifiuti Zero”, con la sua rete di oltre 150 associazioni nazionali e locali, coordinamenti  regionali e comitati locali in diciotto Regioni diverse, chiede di fermare questa proposta ed ogni qualsiasi decisione in merito.
Lanciamo una mobilitazione generale per fermare il proseguimento dell’esame in Commissione Ambiente, anche in vista del deposito a breve del Testo di Legge di Iniziativa popolare che prevede la moratoria sino al 2020 per gli inceneritori ed i cementifici che utilizzano rifiuti e la revoca degli incentivi che consentono di sopravvivere a queste industrie tossiche,  insostenibili per l’ambiente e per la salute.
25 gennaio 2013
Campagna Nazionale “Legge Rifiuti Zero”
Piazza Vittorio Emanuele II, 2 – Roma

leggerifiutizero@gmail.com

Tel. 340 371 9350

 

http://www.zerowastelazio.it/1/campagna_nazionale_a_legge_rifiuti_zeroa_a_elenco_aderenti_1133975.html