Lo stralcio di contrada Martucci viene richiesto con forza dai cittadini di Mola, Conversano e Polignano anche in relazione alle indagini disposte dalla magistratura che hanno portato (finora) al sequestro di decine di ettari e in particolare: 1) della discarica di servizio e soccorso dell’impianto complesso per il trattamento di rifiuti con produzione di CDR; 2) di due discariche esaurite esercitate fino al 1996 e al 2011; 3) di un vigneto sotto il quale sono stati rinvenuti rifiuti di ogni genere; 4) di tre pozzi inquinati da ferro, manganese e piombo.
L’ipotesi di reato più grave su cui indaga la Procura della Repubblica di Bari è il DISASTRO AMBIENTALE.
Nello stesso Consiglio regionale del 15 ottobre è stato approvato all’unanimità un emendamento secondo il quale “Qualora l’Autorità competente dovesse ritenere il sussistere di (…) danno ambientale, tutta l’attività dovrà essere orientata a favorire l’applicazione delle norme di precauzione e prevenzione di cui agli artt. 240 e seguenti del d.lgs 152/2006 (…) provvedendo allo stralcio dell’impianto così come individuato dal presente Piano”.
Vi sembra possibile applicare norme di precauzione e prevenzione dopo che è stato accertato un DISASTRO AMBIENTALE?
Di seguito riportiamo alcuni stralci tratti dalla lettera che abbiamo inviato al Prefetto di Bari il 18 settembre scorso.
Secondo il D.Lgs. 152/2006 è compito del Ministero dell’Ambiente, in caso di danno ambientale, imporre ai soggetti responsabili l’adozione di misure preventive e di sostituirsi loro nell’adottarle; perché la Regione Puglia non interviene in questo senso invece di fare i salti mortali pur di riattivare la discarica di servizio/soccorso?
In caso di danno ambientale verificatosi, il Ministero dell’Ambiente1 deve imporre ai soggetti responsabili l’adozione di misure di ripristino e di sostituirsi loro nell’adottarle; perché i Comuni di Mola e Conversano, nonché la Regione Puglia non stanno operando in questa direzione?
Sempre secondo il D.Lgs. 152/2006, Regioni, Enti locali, persone fisiche e giuridiche e associazioni ambientaliste, se colpite (o minacciate) da un danno ambientale, possono chiedere l’intervento statale a mezzo di denuncia da presentare al Ministero dell’Ambiente tramite le Prefetture; e possono agire per l’annullamento degli atti amministrativi ritenuti illegittimi e per il risarcimento del danno ambientale subito a causa del ritardo nell’attivazione delle misure di precauzione, di prevenzione o di contenimento del danno stesso.
Per tutte queste ragioni, continuiamo a chiedere con forza di far cessare tutte le attività di trattamento dei rifiuti in Contrada Martucci e di STRALCIARE CONTRADA MARTUCCI DAL PIANO REGIONALE DEI RIFIUTI.
Comitato “Riprendiamoci il futuro”
Circolo Legambiente Mola di Bari “I Capodieci dalla campagna al mare”
____________1 Lo stesso Ministero dell’Ambiente si è recentemente dichiarato disponibile a costituirsi parte civile nel processo su Martucci, anche a seguito di interrogazioni parlamentari.
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