mercoledì 27 novembre 2013

Biogas in contrada Martucci. Veleni dalla discarica?

Biogas in contrada Martucci. Veleni dalla discarica?
Foto_Biogas_discarica_Martucci_14_03_13
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Solo l’inquinamento fa il suo corso. ...E non aspetta il tavolo tecnico.

Il 14 marzo 2013 alcuni componenti del Comitato Riprendiamoci il Futuro hanno denunciato a Polizia Municipale e Carabinieri di Conversano, al Corpo Forestale dello Stato di Alberobello Coordinamento Regionale Bari e al Comando Provinciale di Bari della Guardia di Finanza, una fuoriuscita di fumi e vapori (LINK DEL VIDEO* DI DENUNCIA: http://tinyurl.com/o3rhb9p) proveniente da un sito esterno e adiacente il cosiddetto “terzo lotto” della discarica “Lombardi Ecologia” in contrada Martucci. 
Verosimilmente, ci si trova davanti all’ennesimo sito utilizzato per interrare illecitamente rifiuti di origine e natura ancora da appurare. 

Lo stesso fenomeno è conosciuto dal 5 ottobre 2009 dalle amministrazioni comunali di Conversano e Mola di Bari, dalla Provincia di Bari, dalla Regione Puglia e dall’ARPA (Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione Ambientale).
Ad oggi la situazione è rimasta invariata. 
Dobbiamo pensare che le denunce fatte scompaiano nel nulla dei fumi...?

Comitato "Riprendiamoci il Futuro"
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COMUNICATO STAMPA n°10/2013 - Conversano, 27/11/2013
comunicato Biogas contrada martucci

martedì 19 novembre 2013

Rete RIFIUTI ZERO Altamura richiede un incontro urgente all'ARO BA4

Riceviamo e pubblichiamo una lettera della Rete Rifiuti Zero di Altamura, indirizzata al Presidente dell'ARO BA4, Dott. Alesio Valente; Al vice-presidente dell'ARO BA4, Dott. Michele Dambrosio; Alla SEGRETERIA DELL'ARO BA4, Dott.ssa Giaginta S. Colucci, e p.c. al Sindaco di Altamura, Dott. Mario Stacca; Sindaco di Cassano Murge, Dott.ssa M.Pia Di Medio; Sindaco di Toritto, Avv. Michele Geronimo; Sindaco di Grumo Appula, Michele d'Atri; Sindaco di Poggiorsini, Dott. Ignazio Di Mauro; Ai consiglieri comunali del comuni dell'ARO BA4; AGLI ORGANI di STAMPA. 


Oggetto: richiesta urgente incontro con presidenza ARO BA4

I comitati, le associazioni, i circoli, i movimenti di cittadini appartenenti ai comuni dell'ARO BA4 riuniti in ASSEMBLEA pubblica il giorno 16 novembre 2013 promossa dal movimento ilGrillaio di Altamura, riconoscendosi nei principi fondanti della Legge d'Iniziativa Popolare “RIIFUTI ZERO” che riportiamo sinteticamente:
  1. far rientrare il ciclo produzione-consumo all’interno dei limiti delle risorse del pianeta;
  2. riduzione della produzione dei rifiuti del 20% al 2020 e del 50% al 2050 rispetto alla produzione del 2000;
  3. riduzione progressiva del conferimento in discarica e dell'incenerimento;
  4. scelta di un sistema di raccolta “porta a porta” (eliminando i cassonetti per strada);
  5. passaggio dalla TASSA alla TARIFFA PUNTUALE con sconti per i cittadini che differenziano;
  6. prevedere clausole che escludano la possibilità di ricorrere all'incenerimento e/o la produzione di CDR o CSS.
  7. assicurare l'informazione continua e trasparente alle comunità in materia di ambiente e rifiuti nonché la partecipazione delle stesse ai processi decisionali e ai meccanismi di controllo.

Esprimono profonda preoccupazione e ampie perplessità in merito all'assenza, ad oggi, di meccanismi di informazione e partecipazione.

Da notizie informali sembrerebbe che l'ARO BA4 stia per giungere alla redazione di un documento che costituirebbe la base di partenza per la gestione dei rifiuti per i prossimi anni. Dai mezzi di informazione sembra emergere altresì la valutazione della possibilità di un affidamento in house ad una società (AMIU BARI S.p.A. ex municipalizzata del Comune di Bari) previa acquisizione di quote sociali, evitando così la messa a gara del servizio con un un bando pubblico.

CONSIDERIAMO GRAVE che tutto questo accada senza il dovuto coinvolgimento di chi subirà (forse godrà), ma sicuramente pagherà per il servizio di raccolta/recupero/smaltimento dei rifiuti (TARES o quella che sarà la prossima denominazione).
E' risaputo che il tema della gestione dei rifiuti è un terreno “molto scivoloso” su cui si innestano, in modo drammatico, questioni che vanno dalla devastazione di interi territori, al biocidio, passando per l’annientamento del diritto alla salute e gli enormi affari delle ecomafie.
RITENIAMO CHE il coinvolgimento dei comitati di cittadini sia condizione indispensabile (certo non sufficiente) per addivenire alla soluzione ottimale nonché doveroso nel rispetto dei principi enunciati dal d.lgs. 152/06 nonché dalla Convenzione di Arhus, e pertanto

SI CHIEDE 
un incontro urgente con il presidente dell'ARO (Sindaco di Gravina) al fine di poter dare il nostro contributo verso una politica a RIFIUTI ZERO;
di poter presenziare i lavori della prossima assemblea dell'ARO (attraverso una delegazione);

SI CHIEDE, IN OGNI CASO, 
di prevedere l'istituzionalizzazione di un comitato di controllo degli utenti;
di tagliare fuori dall'affidamento del servizio la gestione dei centri di raccolta multi materiale, lasciando ai Comuni il potere di disciplinarne l'affidamento anche al fine di renderli punti attivi di informazione e formazione, sui temi del recupero e del riciclo, con il coinvolgimento di cooperative e associazioni attive nei rispettivi territori;
rassicurazioni in ordine alla scelta del sistema del porta a porta;
garanzie sulla finalizzazione dei rifiuti (anche mediante un costante monitoraggio del residuo) con esclusione della destinazione per l'incenerimento.
I sottoscritti si impegnano ad adoperarsi nei rispettivi comuni affinché siano convocati consigli comunali straordinari e monotematici per favorire il più possibile il dibattito pubblico sul tema.
Perchè il futuro (dell'aro ba4) è nero, se non è a rifiuti zero.

Altamura, 16 novembre 2013

Rete RIFIUTI ZERO dell'ARO BA4, Movimento ilGrillaio Altamura, Comitato RIFIUTI ZERO Altamura, Legambiente Santeramo, G.A.S. “Chiacchiereffrutt” Altamura, Ass. Circolo delle Formiche (Altamura), Comitato AcquaBeneComune (Altamura), Comitato Altamura 5 Stelle, Associazione Santeramo in Movimento, Movimento cittadino Aria Fresca Altamura
contatti: rete.rifiutizero.aro.ba4@gmail.com - 328 9696 766


Rete RIFIUTI ZERO dell'ARO BA4

venerdì 8 novembre 2013

Martucci Libera

Il Consiglio della Regione Puglia, il 15 ottobre, ha approvato il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani ma non ha voluto stralciare dal Piano il sito di contrada Martucci, tra Conversano e Mola, dove da circa 30 anni sono presenti discariche più o meno controllate.
Lo stralcio di contrada Martucci viene richiesto con forza dai cittadini di Mola, Conversano e Polignano anche in relazione alle indagini disposte dalla magistratura che hanno portato (finora) al sequestro di decine di ettari e in particolare: 1) della discarica di servizio e soccorso dell’impianto complesso per il trattamento di rifiuti con produzione di CDR; 2)  di due discariche esaurite esercitate fino al 1996 e al 2011; 3) di un vigneto sotto il quale sono stati rinvenuti rifiuti di ogni genere; 4) di tre pozzi inquinati da ferro, manganese e piombo.
L’ipotesi di reato più grave su cui indaga la Procura della Repubblica di Bari è il DISASTRO AMBIENTALE.
Nello stesso Consiglio regionale del 15 ottobre è stato approvato all’unanimità un emendamento secondo il quale “Qualora l’Autorità competente dovesse ritenere il sussistere di (…) danno ambientale, tutta l’attività dovrà essere orientata a favorire l’applicazione delle norme di precauzione e prevenzione di cui agli artt. 240 e seguenti del d.lgs 152/2006 (…) provvedendo allo stralcio dell’impianto così come individuato dal presente Piano”. 
Vi sembra possibile applicare norme di precauzione e prevenzione dopo che è stato accertato un DISASTRO AMBIENTALE?


Di seguito riportiamo alcuni stralci tratti dalla lettera che abbiamo inviato al Prefetto di Bari il 18 settembre scorso.
Secondo il D.Lgs. 152/2006 è compito del Ministero  dell’Ambiente, in caso di danno ambientale, imporre ai soggetti responsabili l’adozione di misure preventive e di sostituirsi loro nell’adottarle; perché la Regione Puglia non interviene in questo senso invece di fare i salti mortali pur  di riattivare la discarica di servizio/soccorso?
In caso di danno ambientale verificatosi, il Ministero dell’Ambiente
1 deve imporre ai soggetti responsabili l’adozione di misure di ripristino e di sostituirsi loro nell’adottarle; perché i Comuni di Mola e Conversano, nonché la Regione Puglia non stanno operando in questa direzione?
Sempre secondo il D.Lgs. 152/2006, Regioni, Enti locali, persone fisiche e giuridiche e associazioni ambientaliste, se colpite (o minacciate) da un danno ambientale, possono chiedere l’intervento statale a mezzo di denuncia da presentare al Ministero dell’Ambiente tramite le Prefetture; e possono agire per l’annullamento degli atti amministrativi ritenuti illegittimi e per il risarcimento del danno ambientale subito a causa del ritardo nell’attivazione delle misure di precauzione, di prevenzione o di contenimento del danno stesso.


Per tutte queste ragioni, continuiamo a chiedere con forza di far cessare tutte le attività di trattamento dei rifiuti in Contrada Martucci e di STRALCIARE CONTRADA MARTUCCI DAL PIANO REGIONALE DEI RIFIUTI.



Comitato “Riprendiamoci il futuro”
Circolo Legambiente Mola di Bari “I Capodieci dalla campagna al mare”
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1 Lo stesso Ministero dell’Ambiente si è recentemente dichiarato disponibile a costituirsi parte civile nel processo su Martucci, anche a seguito di interrogazioni parlamentari.