lunedì 21 febbraio 2011

La scoperta della ruota. Ma la ruota gira?

In questo audio dal minuto 6 circa, si può notare un'aspetto del significato della parola controllo.

Fabrizio Clementi, vicepresidente dell'osservatorio nazionale sui rifiuti 2008 inizia il suo intervento ad un convegno di chiusura lavori nel modo che segue.

'...Non posso nascondere che nel nostro Paese...che è un Paese dinamico e fatto di paradossi nel momento in cui abbiamo avviato la nostra attività ispirandola proprio al principio della collaborazione, trasparenza e del controllo dell'alta amministrazione; che significa sostanzialmente capacità di produrre provvedimenti amministrativi che possano favorire modelli gestionali che arricchiscano l'attuale panorama organizzativo del nostro Paese; abbiamo trovato difficoltà nel trovare l'interlocuzione collaborativa ed organizzativa in sede politico-istituzionale... Il paradosso vuole che l'organizzazione Statale che non è adeguata.... diciamo forte per affrontare in maniera strutturata la situazione dei rifiuti se non in un ottica di emergenza necessita di una unità specializzata sui rifiuti, questa unità viene individuata nella fisionomia della riforma legislativa in una unità che dovrebbe prendere il posto dell'ONR... Questo dibattito è un dibattito che non ha il segnale della trasparenza e della conoscenza. Noi con questo convegno vogliamo portare a pubblico dominio un doppio approccio. L'approccio istituzionale e pubblico che rende noti i dati e apre la discussione con tutti gli attori, l'altro approccio di tipo corporativo e lobbistico che invece dietro le quinte opera il cambiamento senza nessuna motivazione e sopratutto senza nessuna interlocuzione...  in queste ore ci troveremo al 4° tentativo di produrre un documento soppressivo che è stato dichiarato inammissibile al Senato... però questo è sicuramente un elemento di turbativa di un modo di lavorare nel nostro Paese che sicuramente per noi è di tipo trasparente. ...sarebbe molto ipocrita nascondere questa difficoltà strutturale, noi abbiamo comunque proceduto in un'attività fatta da audizioni, monitoraggio e di questa pubblicazione del rapporto del 2008 e di delineazione del programma del 2009; fatta anche di tutte le istanze pubbliche e private che vengono rivolte all'osservatorio per poter implementare l'organizzazione attuale della gestione del ciclo dei rifiuti in Italia. Non nascondo che una certa difficoltà, per noi assolutamente incomprensibile... per noi era assolutamente normale avviare procedure da istanze seguendo una logica di correttezza amministrativa... facendo questo tu tocchi esperienze, prassi ed esigenze consolidate nel tempo, non c'è niente di strano: è normale che sia così. Poco normale è che chi sta nelle istituzione pubblica, che è un arte, rimanga più condizionata dall'approccio lobbistico settoriale che non a quello della comunicazione e della trasparenza...'
e termina ancora 'ringraziando gli amici che ci hanno aiutato... e non ringraziando le persone che, invece, di lavorare per gli interessi pubblici hanno lavorato dietro le quinte  per impedire che ci sia un dibattito trasparente...'

Una letio magistralis sulla democrazia in un Paese che si dice civile.
Sarà anche lui comunista o più semplicemente c'è una parte del mondo civile che ha cambiato i suoi codici linguistici e comunicativi e li ha resi trasparenti e diretti.

note_Era il 2009 e l' ONR, ovvero Osservatorio Nazionale dei Rifiuti era l'unità  'ha compiti di valutazione su tutti i temi riguardanti il ciclo dei rifiuti, ed in particolare ha il mandato istituzionale di raccogliere ed esaminare i dati riguardanti la gestione dei rifiuti, gli imballaggi e i rifiuti di imballaggi, nonché di elaborare criteri e specifici obiettivi di azione riguardanti la prevenzione e la gestione dei rifiuti. Inoltre ha compiti di vigilanza e controllo sulla gestione dei rifiuti, gli imballaggi e i rifiuti di imballaggi.'

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