lunedì 14 febbraio 2011

La discarica non chiude nemmeno a fine Febbraio. Perchè?

La discarica non chiude neanche a fine febbraio, come dall’ultima promessa di Nichi Vendola. Forse chiuderà a marzo. Forse. Incredibilmente, le volumetrie autorizzate dal presidente della Provincia, l’oncologo Francesco Schittulli, con il sopralzo di cinquanta centimetri, sembra che saranno disponibili addirittura fino al 20 marzo. Lo denuncia Legambiente Mola, che è venuta a conoscenza di uno scambio di lettere tra gli uffici della Provincia di Bari (che interpellati hanno cucito le bocche) e la Lombardi Ecologia.
Un’ennesima presa in giro istituzionale nei confronti dei cittadini delle comunità di Mola e Conversano, che in questi mesi hanno chiaramente espresso la volontà di chiudere la discarica sia scendendo in piazza lo scorso 19 agosto a Conversano, all’indomani proprio dell’ordinanza n. 1 del 6/08/2010 del Presidente della Provincia Schittulli, che autorizzava in modo “contingibile e urgente” il sopralzo di cinquanta centimetri, sia attraverso i comitati, che in questi mesi si sono attivati per portare democraticamente la richiesta di chiusura in tutte le sedi istituzionali. Ma l’ipocrisia istituzionale è stata, fino a questo momento, più forte dei processi democratici. Perché non c’è stato un processo trasparente di determinazione e comunicazione delle date di esaurimento dei volumi? Perché l’assessore regionale Lorenzo Nicastro e il dirigente del settore ambiente della Regione Puglia Antonello Antonicelli, avevano dichiarato pubblicamente nell’incontro con il Comitato Chiudiamo la discarica Martucci e il Comitato Riprendiamoci il futuro che la discarica sarebbe stata chiusa entro il 28 febbraio 2011? Dove sono i risultati delle analisi che l’assessore Barchetti aveva promesso di fornire nel giro di una decina di giorni, abbondantemente trascorsi? Perché non li si rendono noti?

Vediamo di capire cosa è successo tra le complicate maglie dei provvedimenti burocratici. Le dichiarazioni dell’assessore Nicastro e del dirigente della Regione Puglia Antonicelli del 28 dicembre si basavano sull’ordinanza del commissario delegato, Nichi Vendola, n. 95 del 24/12/2010, che riportava una nota della Lombardi Ecologia del 15/11/2010, in cui, a sua volta, si affermava di avere ancora a disposizione fino a tutto febbraio le volumetrie autorizzate dal Presidente della Provincia Schittulli (il famoso “sopralzo” di cinquanta centimetri, al di sopra degli allora circa otto metri sul piano di campagna). Questo provvedimento, che già era una forzatura nei confronti delle comunità, era l’ordinanza n. 1 del 06/08/2010 e aveva una validità massima di 180 giorni, per cui la sua scadenza massima, e con essa la scadenza di utilizzo della discarica, sarebbe dovuta essere il 7 febbraio 2011. Questa ordinanza d’urgenza era stata fatta in quanto la Lombardi Ecologia in una lettera di luglio 2010 aveva reso noto che i volumi autorizzati a dicembre 2009 con l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) si sarebbero esauriti il 9 agosto 2010. Ora, Legambiente Mola è venuta a conoscenza del fatto che soltanto adesso, dopo oltre sei mesi, si è saputo che i volumi autorizzati attraverso l’AIA, secondo una lettera della Lombardi Ecologia si sarebbero esauriti il 20 settembre e non il 9 agosto, per cui la validità dell’ordinanza d’“urgenza” di Schittulli è stata fatta “partire” dal 20 settembre, e non dal 7 agosto; ed è per questo che la nuova data di scadenza dell’ordinanza e di chiusura della discarica sarebbe fissata per il 20 marzo.

Ma l’articolo 191 del decreto legislativo 152/2006 che regolamenta le “ordinanze contingibili e urgenti” dice chiaramente che esse “hanno efficacia per un periodo non superiore a sei mesi” dal giorno in cui vengono adottate e che esse non possono essere più di due. Delle due l’una: o non c’era l’urgenza in quel momento (visto che le volumetrie non si esaurivano il 9 agosto, bensì il 20 settembre) e quindi quel provvedimento non poteva essere adottato, o se c’era l’urgenza, l’ordinanza datata 6 agosto 2010 non può cambiare data!

Intanto, ugualmente, l’avviamento dell’impianto complesso in contrada Martucci non sembra essere tanto imminente: l’ATO BA/5, Ambito Territoriale Ottimale di cui Mola e Conversano fanno parte, ha programmato per il 14 e il 16 febbraio gli incontri in cui discutere, rispettivamente, del ristoro ambientale e della tariffa per la gestione provvisoria dell’impianto complesso. Però le vasche della discarica di servizio/soccorso funzionali all’impianto complesso sono ancora invase da acqua ed erbacce. Inoltre, il 16 marzo la Regione dovrebbe celebrare l’assegnazione dell’appalto di 35 milioni di euro al netto dell’IVA per affidare per quindici anni la gestione dell’impianto complesso con l’apertura delle offerte e l’individuazione di quella che propone il prezzo più basso.

Non è accettabile che un tale scambio di lettere, relativo alla durata dell’esercizio di una discarica, di forte rilevanza per delle comunità in stato di mobilitazione, preoccupate per la loro salute, sia stato tenuto riservato; non è accettabile che si cambino date e scadenze in questo modo su questioni di rilevanza pubblica; non è accettabile che i risultati delle analisi dei pozzi di monitoraggio della discarica Martucci finora richieste non siano stati ancora forniti.

Lucia Diomede
(articolo pubblicato su un settimanale locale il 12/02/2011)

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